
La visita all'incubatore d'impresa e alle altre strutture di Trasferimento tecnologico dell'Università di Sassari, questa mattina, ha concluso la due giorni dei vertici del Trasferimento tecnologico del CERN e dell'INFN all'Università di Sassari.
L'Ateneo si candida così a diventare snodo privilegiato per i servizi innovativi di Trasferimento tecnologico in Sardegna. E' emerso ieri in un incontro a cui hanno partecipato i responsabili del Trasferimento Tecnologico del CERN e dell’INFN alla presenza del Presidente della Regione Francesco Pigliaru, del Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, a diversi assessori regionali, al senatore Silvio Lai, ai sindaci di Sassari e Porto Torres, Nicola Sanna e Sean Wheeler e a molti altri rappresentanti delle istituzioni.
Tutti conoscono il CERN per l'LHC, il più grande e potente acceleratore di particelle del mondo che ha consentito di dimostrare l'esistenza della particella di Dio. Ma il principale laboratorio mondiale dedicato alla fisica delle particelle elementari è anche un volano per lo sviluppo imprenditoriale attraverso il servizio di Conoscenza e trasferimento tecnologico. In questa veste il Cern si è presentato ieri nell'aula Magna dell'Università di Sassari nell'ambito dell'incontro "Il futuro è innovazione", dedicato al Trasferimento tecnologico, "un tema ampio, che mi sta particolarmente a cuore e che non si esaurisce nella giornata di oggi", ha affermato il Rettore.
L'evento si è aperto con il saluto del Rettore Massimo Carpinelli e con l'intervento del Presidente della Regione Francesco Pigliaru. Dopo aver annunciato per il 2017-20120 30 milioni di euro di finanziamenti per la ricerca di base, Pigliaru ha ricordato che sono obiettivi della Regione da un lato l'attrazione di imprese innovative – l'arrivo in Sardegna di Amazon e Huawei è in questo senso rassicurante – dall'altro, formare imprenditori. E niente di tutto ciò sarebbe possibile senza un solido sistema universitario che formi le competenze dei futuri ricercatori e imprenditori. Perché questo è il Trasferimento tecnologico: l'applicazione nell'impresa di conoscenze frutto della ricerca scientifica.
Durante i lavori, moderati dalla Vicepresidente dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare Speranza Falciano, il Group leader delle attività Trasferimento tecnologico del CERN, Giovanni Anelli, ha descritto le attività di Trasferimento Tecnologico del CERN e la costituzione di una rete di incubatori nei paesi membri BIC, Business of Incubation Centre del CERN, ai quali l’Università di Sassari è interessata a partecipare.
L'Università di Sassari diventerà anche uno dei nodi di CHNET, la rete dell'INFN dedicata ai Beni culturali. Lo ha annunciato ieri Francesco Taccetti del Laboratorio fiorentino di Tecniche nucleari per i beni culturali. L'isola, con la sua ricchezza di testimonianze storiche e archeologiche, è il luogo ideale per entrare nella rete che utilizza le più moderne tecnologie dell'archeometria e della diagnostica dei beni culturali.
Si tratta di un'opportunità da non perdere per la Sardegna, così come le possibilità descritte da Enrico Chesta, coordinatore del Trasferimento tecnologico della ricerca aerospaziale del CERN, che ha illustrato le attività di Trasferimento tecnologico del CERN nel settore aerospaziale, particolarmente vivo nell'Isola grazie alla presenza del distretto aerospaziale della Sardegna.
Le altre attività di Trasferimento tecnologico dell'INFN sono state presentate da Cristina Vistoli del Laboratorio INFN di Bologna specializzato in tecnologie informatiche e telematiche (CNAF). I servizi e le attività di trasferimento tecnologico dell'Università di Sassari, in primis l'invcubatore CubAct e il laboratorio di fabbricazione digitale FabLab, sono state descritte ai presenti dal Delegato del Rettore Gabriele Mulas. In chiusura sono intervenuti i rappresentanti delle imprese innovative Abinsula, start up dell'anno impegnata nella Cybersecurity nel campo dell'Automotive, Bioecopest, Cantieri Savona e Sane Biometrics.