
Sarebbe potuto andare avanti a oltranza l'incontro con il fisico Guido Tonelli, che ieri nell'aula Magna dell'Università di Sassari ha presentato il libro "La nascita imperfetta delle cose- La grande corsa alla particella di Dio e la fisica che cambierà il mondo". Tante le domande rivolte dai presenti a uno dei protagonisti della scoperta del Bosone di Higgs al Cern di Ginevra nel 2012, che ha portato all'assegnazione del premio Nobel per la Fisica a François Englert e Peter Higgs.
"In quel preciso momento, un centesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang, si è deciso il nostro destino. In un universo in cui materia e antimateria si equivalevano, può essere bastata una leggerissima preferenza del bosone di Higgs per la materia anziché per l’antimateria ed ecco che si è prodotto il mondo che abbiamo sotto gli occhi" ha detto Guido Tonelli, che ha aggiunto: "E' affascinante pensare che, in definitiva, è stata proprio la rottura della simmetria e della perfezione a far nascere la vita". Da qui il titolo del libro "La nascita imperfetta delle cose".
La presentazione è stata introdotta dal Rettore Massimo Carpinelli che, oltre ad illustrare il lungo curriculum del professor Guido Tonelli, ha posto l'accento sulle capacità divulgative del fisico toscano e la passione che è in grado di trasmettere ai più giovani. Proprio l'entusiasmo è la molla che ha fatto scattare la voglia di scrivere questo libro: "Facciamo il mestiere più bello del mondo, perché possiamo e dobbiamo interrogarci su questioni fondamentali come la nascita dell'universo. Ma se il nostro lavoro per il 99% del tempo è routine, in alcuni rari casi, come questo, osserviamo cose straordinarie. Non ho trovato un sistema migliore per raccontarlo, se non parlare delle mie emozioni in questa vicenda".
Moderato da Pasquale Porcu, il dibattito ha toccato altri argomenti chiave come l'osservazione delle onde gravitazionali a 100 anni dalla previsione di Einstein, la competizione con gli USA per la costruzione dell'acceleratore ai tempi di Carlo Rubbia e la più recente competizione con la Cina, la possibilità già prospettata da Massimo Carpinelli, per la Sardegna, di candidarsi a diventare terra di interferometri per l'osservazione delle onde gravitazionali.
Al termine del dibattito, organizzato da Muniss-Museo scientifico dell'Università di Sassari in collaborazione con l'Associazione per l'insegnamento della Fisica e la libreria Koinè, il Delegato alla Memoria storica dell'Ateneo, Antonello Mattone, ha dato appuntamento alle 17.30 di oggi per l'inaugurazione del Museo scientifico mUNISS al Polo bionaturalistico di Piandanna.